Se e’ vero che “tutte le strade portano a Roma“, e’ altrettanto oggettivo che se ti metti in sella, punti a nord e apri il gas in tre giorni arrivi in Norvegia… anche se con un apparato urogenitale degno degli Avengers. Ma ne vale assolutamente la pena: gli scorci dei primi fiordi levano il fiato e distraggono dalla guida… e’ forse il contesto naturale piu’ bello d’Europa.
Il caldo prosegue, incessante, alternato a temporali che definire improvvisi e violenti e’ riduttivo (ma che durano, a Dio piacendo, pochi chilometri).
Giornata avviata all’insegna della SAAB (in tutti i sensi): visitare il museo storico e’ stata una bella emozione e un’ occasione unica per toccare con mano modelli irripetibili.
Da quel momento la Norvegia e’ a pochi passi: e’ solo necessario tenere ‘le corna’ ben aperte, nel caso attraversasse il tipico animale mediterraneo… alce o renna che sia. Foto ricordo con gesto adeguato necesse, ma stasera bistecca di alce: non siamo venuti qui per pettinare le bambole vegane.
Incredibile a dirsi, sino adesso non abbiamo praticamente incontrato motociclisti in direzione nord, solo sulla carreggiata sud: temere che stiano scappando da “qualcosa” a questo punto e’ inevitabile.
Oh, ogni fattoria a bordo strada (ognuna bellissima, la casa di campagna ideale) mi ricorda il già ultracitato Emil. La memoria gioca, sempre e comunque, brutti scherzi.
See you later!