I fiordi, i fiordi, i fiordiiii!
Una sola esclamazione, netta e distinta, potrebbe rendere in modo adeguato la maestosita’ e l’unicita’ del contesto naturale norvegese… un’esclamazione di chiara origine romagnola (l’Accademia della Crusca afferma sia sammarinese) e, a suo modo, intraducibile in termini piu’ lievi e discreti: “Diopppppo!?!” (ovvero: “t’a n’avre’ il panorama, Callaghan“).
Scherzi a parte, per un motociclista la Norvegia e’ il Nirvana: strade strepitose che si inerpicano (o scendono vorticosamente) tra nuvole, rapide cristalline, abeti e betulle, cieli “di smalto” e cascate ai margini della carreggiata… da urlo. E le neve sullo sfondo: si, neve. Avevate caldo, poco fa?
Oggi abbiamo, quindi, incontrato e immortalato i primi scorci del mare che penetra la montagna, spesso uno specchio che mozza il fiato; poi ci siamo arrampicati sulla mitica Trollstigen, la “scala dei troll” (che, dice la leggenda, abitano queste foreste), una delle strade piu’ belle e suggestive d’Europa.
Abbiamo anche preso il primo traghetto: spesso nei fiordi e’ necessario imbarcarsi anche solo per poche centinaia di metri, cosi’ da evitare circumnavigazioni stradali che porterebbero via mezze giornate (e a costi piu’ economici dei nostri autobus!).
Stasera si cena con un paio di barrette Ovomaltina: tra l’alce di ieri e la colazione di oggi (proveniente direttamente dalla fattoria del proprietario dell’hotel), il colesterolo accumulato e’ pari a quello di Messner prima della traversata a piedi del Polo.
Ma inversamente proporzionale alle dimensioni del bagno, nel quale Clint Eastwood ha preparato in modo intensivo il ruolo per “Fuga da Alcatraz”.