Ho finalmente riabbracciato anzitempo la mia famiglia (emozione allo stato puro), per cui perdonerete se queste impressioni sul tappone finlandese appaiono caotiche:
– “Con questo c’ammazziamo le cimici” (cit.) è la frase costante che viene in mente quando si assaggia un qualsiasi piatto scandinavo ‘elaborato’;
– le strade finlandesi sono talmente noiose da apparire quasi ipnotiche. Questa caratteristica, unita alle renne con pelo color “asfalto bagnato” che si piazzano granitiche nel centro della carreggiata (capitato oggi a me), rendono questa zona particolarmente pericolosa;
– le cosiddette autostrade sono strisce grandi come le nostre Provinciali, stese diritte verso l’infinito e prive di qualsiasi variazione sul tema. Viene in mente il Benigni che spiega a Leonardo Da Vinci i rudimenti della ferrovia (“Prendi du’ binari… Ma lunghi!!!“);
– gli unici diversivi alla “trance” autostradale sono rappresentati dalle indicazioni per le uscite: mai vista una lingua tanto impronunciabile. Alcune città appaiono identiche al risultato offerto dalla tastiera bluetooth quando ha problemi di collegamento.
Stasera tappa al Villaggio di Babbo Natale che, come Equitalia, notoriamente non riposa mai.
Sorpassiamo nuovamente e definitivamente il Circolo Polare, questa volta in direzione sud: pizza, mandolini e piadina ci aspettano con ansia (ma il sentimento è reciproco).